Ranieri: ”Potrebbe essere ora o mai più. Adesso abbiamo una vera chance di farcela”

Siamo in Italia, dove i sogni si interrompono bruscamente quando si verifica una situazione in cui a prevalere ed a vincere trofei sono sempre e solo alcune big. Nel nostro paese, di tanto in tanto, si affaccia qualche nuova realtà, una meteora che è destinata a scomparire al risveglio di un miraggio che lasciava prevedere la realizzazione di una favola.

Il sogno Roma, nello scorso campionato, si è tramutato in una piacevole realtà a cui il destino ha concesso la ribalta nazionale, considerazioni per il bel gioco espresso dagli uomini di Garcia, un meritatissimo secondo posto in classifica e la partecipazione alla Champions League.

Il primo posto? Con tutti i giusti meriti attribuiti alla Juventus, era stato assegnato dal fato, ovvero da una necessità che sembra determinare gli eventi e che appare esterna e superiore alla volontà dell’uomo. La squadra bianconera aveva meritato la conquista dello Scudetto,ma anche il club giallorosso avrebbe potuto realizzare un’impresa importante per tutto il movimento calcistico nazionale.

Altro giro, altra storia. Campionato 2015-2016: alla Vecchia Signora si contrappone il Napoli di Maurizio Sarri che -in virtù delle sue notevoli doti tecniche ed umane- fornisce alla squadra partenopea un gioco altamente spettacolare e redditizio tanto da attrarre ammirazione e considerazioni in Italia ed in Europa.

Il sogno del popolo napoletano si infrange quasi al termine del cammino percorso -per buona parte- al vertice del torneo nazionale. A tre giornate dalla fine la Juventus si laurea  -per la quinta volta consecutiva-  Campione d’Italia.

La squadra azzurra, anche con alcune carenze dovute al ristretto organico, avrebbe potuto realizzare un’impresa storica attesa da 25 anni dalla tifoseria partenopea. L’impresa poteva essere realizzata solo se alcune componenti fondamentali al raggiungimento di un traguardo molto ambito,  non avessero voltato le spalle ai colori azzurri.

Dall’Italia ci trasferiamo volentieri in Inghilterra, dove la favola Leicester ha reso ancora più affascinante uno dei campionati più seguiti dagli appassionanti del mondo del pallone: la Premier League.

Domenica il Leicester entrerà all’Old Trafford, il teatro dei sogni, custode delle magie di George Best, e testimone dei 20 titoli vinti dai Red Devils, consapevole che una vittoria gli darebbe la certezza di conquistare il suo primo storico titolo in Premier League.

Claudio Ranieri, non è spaventato, ed ha esortato i suoi ragazzi ad entrare in campo senza paura e provare a vincere, perchè un’opportunità del genere non ci sarà più: ”Potrebbe essere ora o mai più. Adesso abbiamo una vera chance di farcela, l’anno prossimo chissà. United, Chelsea, Manchester City e Arsenal torneranno al top”.

Ora o mai più? In molti sperano che  l’allenatore italiano possa approfittare di un detto latino ”carpe diem”. Cogli l’attimo, caro Claudio, non siamo in Italia ed in terra britannica i miracoli si realizzano perchè quella necessità che sembra determinare gli eventi e che appare esterna e superiore alla volontà dell’uomo, a volte soccombe ad altri voleri.

Vincenzo Vitiello per EuropaCalcio.it

Leicester: Carpe diem Ranieri, non siamo in Italia